OtraMilonga : martedì 2 novembre 2010


TUTTI I MARTEDI'
dalle ore 21,30 alle ore 2,00 circa al Salone delle Feste, in via Viglieri 7, a Borghetto Santo Spirito (SV). Inizio alle 21,30 con tanghi d’ascolto ballabili; alle 22 circa segue milonga con tandas alternate di tanghi tradizionali classici, vals, milonghe e tanghi contemporanei ed atipici.
Sala climatizzata.
Ingresso 6 € con bevande a disposizione.
INFO:
Maura +39.320.4251724
Claudio +39.335.7710027
OtroTango: +39.380.1407051
e.mail: otramilonga@gmail.com
Come arrivare: Autostrada dei Fiori A10 Savona/Ventimiglia, Uscita di Borghetto Santo Spirito, seguire indicazioni per Borghetto Santo Spirito; dopo circa 2 km., prima di immettersi sulla via Aurelia, si sbuca sulla grande Piazza Caduti del Lavoro. Parcheggiare l’auto e proseguire a piedi verso il centro storico. Il Salone Delle Feste è ampiamente visibile ed a soli 100 metri di distanza dal parcheggio.

OtraMilonga : Martedì 26 Ottobre 2010


TUTTI I MARTEDI'
dalle ore 21,30 alle ore 2,00 circa al Salone delle Feste, in via Viglieri 7, a Borghetto Santo Spirito (SV). Inizio alle 21,30 con tanghi d’ascolto ballabili; alle 22 circa segue milonga con tandas alternate di tanghi tradizionali classici, vals, milonghe e tanghi contemporanei ed atipici.
Sala climatizzata.
Ingresso 6 € con bevande a disposizione.
INFO:
Maura +39.320.4251724
Claudio +39.335.7710027
OtroTango: +39.380.1407051
e.mail: otramilonga@gmail.com
Come arrivare: Autostrada dei Fiori A10 Savona/Ventimiglia, Uscita di Borghetto Santo Spirito, seguire indicazioni per Borghetto Santo Spirito; dopo circa 2 km., prima di immettersi sulla via Aurelia, si sbuca sulla grande Piazza Caduti del Lavoro. Parcheggiare l’auto e proseguire a piedi verso il centro storico. Il Salone Delle Feste è ampiamente visibile ed a soli 100 metri di distanza dal parcheggio.

Stili di Tango - da Tangologia di G. Lala


Il Tango ha subito tali influssi e trasformazioni da dare vita a vari stili e tecniche che nel tempo si sono proposti di volta in volta come migliori e più autentici interpreti delle varie realtà locali e socio-culturali. D'altra parte, la convivenza simultanea di più stili è anche un risultato del progressivo adattamento a diverse situazioni ed ambienti. Di pari passo con i diversi stili più o meno codificati, sono emersi passi e figurazioni che peraltro non sono da considerarsi creazioni individuali che qualcuno possa rivendicare come proprietà esclusiva, ma, anche quando messe a punto da uno specifico esecutore, vanno a confluire in quell'insieme di conoscenze, sensazioni ed esperienze che ormai sono patrimonio culturale comune. In conseguenza di ciò, neanche la nazione argentina può rivendicare la proprietà o i diritti sulle singole coreografie, e tanto meno potrà farlo un singolo o un'organizzazione.

La commentatrice argentina Lidia Ferrari, psicanalista e studiosa del Tango in "Buenos Aires Tango" così si esprime (traduzione di Giuseppe Bianco) sull'evoluzione degli stili: "Quando si discute di stili e modi codificati di ballare il tango (milonguero, de salòn, fantasia, canyengue, etc.) si tende a considerarli come qualcosa di statico, come se da quando si inventò il tango, fossero già stati chiaramente definiti. Così come ogni ballerino costruisce il suo modo di ballare con gli anni, allo stesso modi gli stili che si sono andati codificando non sono stili creati e imbalsamati una volta per sempre. Sono il frutto di laboriose costruzioni di arte popolare collettiva, che si trasformano nel tempo.

In un'epoca in cui prevale il Tango da spettacolo, i grandi maestri possono venire da lì. Poi, può arrivare il tempo in cui cominciano a fiorire le milonghe, e alcuni maestri nascono in questi spazi. A loro volta questi differenti stili si mescolano, si modificano, crescono, si consolidano e allora quello che crediamo essere uno stile autentico delle origini in realtà non è che una trasformazione nel tempo e nelle persone, il che non lo fa meno vero.



CANYENGUE

Si tratta di uno stile storico molto popolare fin dagli anni 20 ma che tuttora trova estimatori e viene insegnato da qualche maestro; il nome, termine “lunfardo”, significa “gente dei sobborghi”.

Eseguito all'epoca nei locali cittadini, prevedeva abiti lunghi e stretti e passi veloci, su di un ritmo in 2/4 spesso sincopato; con la testa e il corpo inclinati in avanti, abbraccio chiuso, viene danzato in un intreccio di gambe che si allacciano in frequenti gancios su un complesso lavoro di piedi. Nell’epoca di maggiore popolarità la caratteristica posizione spavalda della coppia veniva spesso accentuata dalla mano sinistra dell’uomo tenuta infilata in tasca, e della mano destra della donna appoggiata sul fianco destro.


TANGO ORILLERO

Più diffuso nelle periferie, caratterizzato da sincopati e veloci movimenti dei piedi dell'uomo, con la presa spesso più aperta e la donna più libera di volteggiare, i movimenti più ampi e con meno preoccupazione per lo spazio disponibile e per la linea di ballo, in quanto i locali in cui veniva praticato erano in genere spaziosi e meno affollati. La musica, veloce e spesso sincopata, "elettrica", ha come orchestra di riferimento quella di Juan D'Arienzo, che con il pianista Rodolfo Biaggi innovò profondamente, a partire dalla metà degli anni '30, lo stile musicale. Negli anni '40, cioè nell'epoca d'oro, lo stile orillero, cioè con molti giri e variazioni, veniva contrapposto al Tango Salòn (cioè da sala).


TANGO SALON

Questo stile, all' epoca, veniva ballato in maniera molto elegante, composta e lineare (a volte veniva definito Tango camminato) lungo la linea di ballo, e tuttora viene ballato in questa forma nei locali più tradizionali e periferici dagli anziani ballerini che si sono formati in quell'epoca.

Lo stile salòn si è evoluto nel tempo fino ai giorni nostri mantenendo alcune delle sue principali caratteristiche, con i ballerini che adottano un abbraccio chiuso o semiaperto, cioè la coppia risulta sensibilmente aperta verso il lato sinistro dell'uomo, e con un abbraccio più chiuso sul lato destro dello stesso (similmente alla cosiddetta posizione di promenade, in cui i corpi risultano formare una V aperta verso la sinistra del cavaliere, le teste rivolte nella stessa direzione, che coincide con la direzione del movimento), la donna lievemente spostata sulla destra del partner, senza contatto all’altezza del torace.

Col passare dei decenni il Tango salon ha grandemente arricchito il repertorio incorporando nuovi passi e figurazioni, favorito dall'alta qualità della musica, caratterizzata da un'elevata danzabilità (anche da parte di ballerini non esperti) grazie ad un ben avvertibile ritmo musicale in 4/4 accentuato dai battiti delle percussioni. Grandi interpreti di questa musica sono, per citarne solo alcune, le orchestre di Osvaldo Pugliese, attivo a partire dalla fine degli anni '30, e di Carlos Di Sarli, le cui raffinate registrazioni vengono considerate ormai dei classici, rappresentative come sono dell'epoca d'oro del Tango.


STILE APILADO O CONFITERIAS

Eseguito soprattutto nei locali del centro cittadino (confiterias, clubs e cafés), affollati e dallo spazio limitato, ed, in più, prevalentemente da parte di giovani alla ricerca di intimità fisica con le loro ragazze, veniva ballato con passi piccoli ed in posizione molto chiusa, caratterizzata sempre dalla tipica forma a V capovolto della coppia; il braccio destro dell'uomo cinge completamente il corpo della donna, ed il braccio sinistro di questa si appoggia completamente sul corpo di lui, con la mano che accarezza il collo o la nuca del partner. La rigidità dell'abbraccio fortemente chiuso permette alla donna poche evoluzioni e pezzi di bravura.


STILE MILONGUERO

Prende ovviamente il nome dalle milongas, come viene denominato un genere di locali tipici, ed i cui frequentatori vengono chiamati milongueros. Per estensione ormai il nome di milonga viene attribuito, sia nella zona platense che nel resto del mondo, alla maggior parte dei locali in cui si balla il Tango, ed anche alle serate di Tango sociale organizzate nei pubblici locali, nei circoli associativi e nelle scuole di Tango.

Rappresenta l'evoluzione odierna sia dello stile orillero che di quello apilado, fusi in un modo di ballare più ricco e soddisfacente, avendo nel tempo incorporato molte figurazioni sia del Tango orillero che del Tango salòn. Viene ballato in prevalenza nelle milongas centrali di Buenos Aires e di Montevideo, cioè quelle maggiormente visitate dai turisti, e di conseguenza appare ai più superficiali fra questi come l'unica forma di Tango argentino.

L'abbraccio è generalmente del tipo chiuso, a V capovolta, con o senza contatto all'altezza del torace, i corpi inclinati in avanti, i piedi di un partner distanti da quelli dell'altro, con le parti superiori dei due corpi parallele fra loro (la spalla destra dell'uomo risulta vicina a quella sinistra della donna, analogamente la spalla sinistra dell'uomo è mantenuta altrettanto vicina alla spalla destra della donna).

L'abbraccio chiuso, mentre richiede poco spazio e facilita la marcacion eseguita col corpo, rende difficile l'esecuzione di figure complesse da parte della donna, e solo coppie di ballerini molto esperti riescono a combinare l'eleganza al virtuosismo.

La musica di elezione per questo stile è quella veloce e sincopata di D'Arienzo-Biagi, ma viene ballata anche quella, più classica, di Osvaldo Pugliese e quella di Di Sarli, dai battiti pronunciati, quella passionale di Anibal Troilo, quella melodica di Miguel Calò, fino al Nuevo Tango e alla musica di Astor Piazzolla, nata in gran parte più per l'ascolto che per la danza, rendendo bene il carattere di sintesi che questo stile ha assunto, soprattutto in questi ultimi anni di rinascita e di riscoperta del tango danzato.

Non a caso molti parlano del tango milonguero e del Tango salon come di un unico stile con diverse sfaccettature a seconda dei locali, dei maestri, delle scuole e dell'ubicazione geografica, e persino della sensibilità stilistica e musicale della singola coppia, come risultato di un lungo lavoro combinato, e tuttora in corso, di archeologia stilistica e di ricerca innovatrice al tempo stesso, da parte di una vasta schiera di maestri, ballerini e studiosi.

A grandi linee, e limitandoci all'attuale situazione nella zona di origine, diremo che i giovani platensi preferiscono forse il modo di ballare più intimo prevalente nelle milongas del centro, mentre alcuni anziani ballano un Tango da sala più lineare e meno complicato lungo le linee di ballo dei locali di periferia.

Va comunque precisato che, anche nello stesso locale e nella stessa serata, i vari stili possono coesistere, alternandosi nella scaletta musicale gruppi di brani musicali di epoche diverse e di diversi generi, e che gli appassionati riconoscono come ballabili nell'uno o nell'altro stile, e di conseguenza li ballano in maniera diversa oppure si astengono dal ballare finchè non vengano di nuovo eseguiti brani del genere più gradito.


TANGO FANTASIA O TANGO SHOW

Si tratta di un modo di ballare pensato per la scena, lo spettacolo, l'esibizione, e di conseguenza richiede uno studio preliminare da parte del maestro e della coppia, composta da ballerini professionisti o comunque di grande abilità, al fine di mettere a punto una coreografia da eseguire durante l'esibizione.

Qui l'emozione della danza intimistica, spontanea e con una forte componente di improvvisazione, cede il passo alla ricerca della perfezione tecnica nell'esecuzione di figure di sempre maggiore complessità; si attinge a tutto il repertorio disponibile, nei vari stili già elencati, e senza disdegnare l'introduzione di figure e passi estranei al Tango sociale, e mutuati, di volta in volta, dal repertorio latino-americano o da quello del balletto classico e moderno.

OtraMilonga : martedì 19 ottobre 2010


TUTTI I MARTEDI'
dalle ore 21,30 alle ore 2,00 circa al Salone delle Feste, in via Viglieri 7, a Borghetto Santo Spirito (SV). Inizio alle 21,30 con tanghi d’ascolto ballabili; alle 22 circa segue milonga con tandas alternate di tanghi tradizionali classici, vals, milonghe e tanghi contemporanei ed atipici.
Aria condizionata.
Ingresso 6 € con bevande a disposizione.
INFO:
Maura +39.320.4251724
Claudio +39.335.7710027
OtroTango: +39.380.1407051
e.mail: otramilonga@gmail.com
Come arrivare: Autostrada dei Fiori A10 Savona/Ventimiglia, Uscita di Borghetto Santo Spirito, seguire indicazioni per Borghetto Santo Spirito; dopo circa 2 km., prima di immettersi sulla via Aurelia, si sbuca sulla grande Piazza Caduti del Lavoro. Parcheggiare l’auto e proseguire a piedi verso il centro storico. Il Salone Delle Feste è ampiamente visibile ed a soli 100 metri di distanza dal parcheggio.

OtraMilonga ritorna al martedì sera


In seguito ad un gran numero di richieste, OtraMilonga ritorna al martedì sera già da martedì 12 ottobre 2010.

OtraMilonga: martedì 12 ottobre 2010


TUTTI I MARTEDI'
dalle ore 21,30 alle ore 2,00 circa al Salone delle Feste, in via Viglieri 7, a Borghetto Santo Spirito (SV). Inizio alle 21,30 con tanghi d’ascolto ballabili; alle 22 circa segue milonga con tandas alternate di tanghi tradizionali classici, vals, milonghe e tanghi contemporanei ed atipici.
Aria condizionata.
Ingresso 6 € con bevande a disposizione.
INFO:
Maura +39.320.4251724
Claudio +39.335.7710027
OtroTango: +39.380.1407051
e.mail: otramilonga@gmail.com
Come arrivare: Autostrada dei Fiori A10 Savona/Ventimiglia, Uscita di Borghetto Santo Spirito, seguire indicazioni per Borghetto Santo Spirito; dopo circa 2 km., prima di immettersi sulla via Aurelia, si sbuca sulla grande Piazza Caduti del Lavoro. Parcheggiare l’auto e proseguire a piedi verso il centro storico. Il Salone Delle Feste è ampiamente visibile ed a soli 100 metri di distanza dal parcheggio.